Una delle mete da non perdere quando si è a Lucca è sicuramente il Ponte della Maddalena. A soli 22 km dal centro di Lucca è possibile ammirare un'imponente opera medievale del XI sec. d.C. Il ponte, che attraversa il fiume Serchio situato a Borgo a Mozzano, è infatti una delle costruzioni più esclusive della Toscana.Composto da arcate di diverse dimensioni, lungo più di 90 metri, raggiunge la sua altezza maggiore di 18 metri grazie al suo arco più alto.La caratteristica che rende questo ponte unico a livello internazionale è la leggenda che ne fa da sfondo. Si crede infatti che tale ponte sia stato creato dal diavolo. La storia riporta che la costruzione fosse stata incaricata a un capomastro, il quale era preoccupato per i tempi di creazione e la difficoltà di esecuzione. Il diavolo in persona si propose di costruirlo in cambio però dell'anima del primo essere vivente che avesse attraversato il ponte. Il capomastro accettò il patto e il diavolo in una notte costruì il ponte, ma il buon uomo si sentiva in colpa e così si andò a confessare. Il prete dopo aver ascoltato le sue parole gli suggerì di far attraversare il ponte a un cane. Pertanto il giorno dell'inaugurazione il capomaestro seguì il consiglio e tirò una fetta di pane sul ponte e il cane lo attraversò. Il diavolo sentendosi beffeggiato si gettò nelle acque del Serchio senza più riemergere.
Suggestiva è la vista del paesaggio che viene offerta al visitatore sul punto più alto del ponte rivolgendo lo sguardo sullo scorrere del fiume.
Dopo aver visitato il Ponte del Diavolo o della Maddalena, si prosegue per Fabbriche di Vallico adesso di Vergemoli. Si può ammirare il lago di Turrite Cava creato con una diga costruita fra gli anni 1937 e 1939 sbarrando il corso dell’omonimo torrente… arrivati in paese si trova subito, imponente sul fiume, il ponte della Dogana, monumento non molto conosciuto ma un tesoro della Toscana esclusa dal turismo di massa ; il ponte divide in due il paese mentre una volta divideva Lucca da Modena e li si svolgevano le attività doganali dalle quali ha preso il nome. Di particolare interesse anche il “mulino biologico” risalente ai prima del 700 del secolo scorso ma recentemente interamente ristrutturato seguendo dei criteri ben precisi, le macine sono azionate dalla limpidissima acqua della Turrite e sono sostituite ad ogni tipo di molitura per produrre le farine tipiche della zona.
Proseguendo lungo la strada principale si arriva al Basso Matanna, dove nel 1890 venne inaugurato un nuovo albergo (oggi in fase di ristrutturazione) dotato di tutti i comfort più moderni per l’epoca in quanto un ambizioso fabbro di Palagnana (borgo più avanti sempre lungo il fiume) potè dar sfogo alle sue aspirazioni di albergatore sposando una donnina minuta e neanche tanto bella ma che portò in dote un barile di marenghi. Il loro figlio seguì le orme del padre e sposò a sua volta una bella signorina con una dote molto consistente e la mise a dirigere l’albergo. Nel frattempo il padre costruì un altro albergo all’Alto Matanna (prima di arrivare a Palagnana si passa il ponte sulla Turrite e si prosegue per Bucino) ad oggi ancora esistente, un posto da lui rinominato la “Svizzera in Toscana” in quanto dalla sommità dei suoi monti si può ammirare tutto l’arcipelago toscano.
Pensarono poi di portare i villeggianti dal mare ai monti con un pallone aerostatico frenato che partiva dalla Grotta all’Onda (vedi Camaiore), il volo di collaudo fu effettuato con successo, gli ospiti venivano portati in Candalla in automobile ed a dorso di mulo o con la portantina fino alla grotta per l’imbarco sul pallone. Dopo un’ora di viaggio un’altra portantina accompagnava i turisti all’albergo. Poi arrivò l’inverno ed una tempesta che si abbatté sulla zona distrusse l’hangar che custodiva il pallone. Così si avverò la profezia : la gente di Casoli aveva avvertito ingegneri e proprietari che essendo stata distrutta una marginetta molto antica per la realizzazione del progetto, profanando così un luogo sacro, in qualche modo, prima o poi, il buon Dio se ne sarebbe ricordato.
Da Matanna si possono effettuare diversi percorsi :
- Sul Callare
- Sul Procinto
- Sul monte Prana dove ogni anno, la prima domenica di agosto, viene deposta una corona di alloro a memoria dei caduti di tutte le guerre sotto la monumentale croce, visibile anche dalla Versilia, eretta nel 1968 ed inizialmente montata in occasione di Gesù Morto in piazza a Camaiore e poi smontata e trasportata a dorso di mulo fino alla vetta : sul monte si trovano resti delle postazioni difensive della Linea Gotica da dove furono sparati colpi di cannone su Camaiore che fu poi liberata il 17 settembre 1944, il monte fu invece liberato 9 giorni più tardi alla Forza di Spedizione Brasiliana che viene ricordata con una targa commemorativa. Ai piedi della Croce ch’è inoltre un contenitore che contiene un libro con la seguente scritta : Questo monumento a forma di croce è dedicato ai caduti di tutte le guerre. È stato eretto su questa montagna da cui, durante l’ultimo conflitto mondiale, il cannone sparava sulla città di Camaiore. Ci auguriamo che questa croce sia simbolo di fede e di pace.
Lungo tutto il percorso ci sono diversi punti di ristoro dalle Fabbriche di Vallico a Palagnana (lì una vecchia mulattiera sale fino ai prati del crinale alla base orientale del Monte Croce dove la fioritura le giunchiglie, in primavera, da vita ad una vera e propria "processione" degli amanti della montagna.)
In Garfagnana i borghi da visitare sono :
- San Romano con la Fortezza medievale di Verrucole
- Barga conosciuta per Casa Pascoli ed il Teatro dei Differenti
- Castelnuovo di Garfagnana con la Rocca Ariostesca
- Gallicano con la Rocca di Trassilico
Di particolare interesse anche i luoghi naturalistici dell’Orecchiella, interessante riserva di 5 etterari popolata da faggi, castagni, pini ed abeti e abitata da cervi, mufloni, cinghiali, falche e acquile che si possono incontrare lungo i numerosi sentieri con diversi livelli di difficoltà e l'Orrido di Botri imponente gola calcarea caratterizzata da ripidissime pareti scavate in profondità, alte fino a 200 metri ed in alcuni tratti distanti appena pochi metri l’una dall’altra.
Doveroso menzionare anche il lago di Vagli con il paese “fantasma” sommerso di Fabbriche di Careggine che riaffiora ogni volta che il lago viene svuotato per la manutenzione.